Non è amore, è giramento di palle

Esiste un meccanismo, studiato in psicologia sociale, che si chiama errata attribuzione di eccitazione (misattribution for the causes arousal) e che potrebbe dare informazioni molto interessanti sugli amori disfunzionali.

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Può essere spiegato attraverso un aneddoto che riguarda il caffè: due persone (le chiameremo A. e B.) escono insieme per la prima volta e decidono di andare a prendere un caffè. È sera, quindi B. ordina un caffè decaffeinato per timore di non dormire la notte. Il barista si sbaglia e porta a B. un caffè normale, che però lo beve credendo sia senza caffeina. Tornando a casa, B. si sente un po’ stran*: ha il battito cardiaco accelerato, si sente agitat* e attribuisce questo suo stato d’animo alla compagnia di A. Pensa quindi di essersi innamorat*, mentre in realtà la causa delle sensazioni che sta provando è la caffeina.

Questo fenomeno è stato dimostrato con alcuni esperimenti: le persone tendono a considerare più attraente una persona incontrata subito dopo aver fatto un’esperienza intensa (per esempio attività fisica ad alta intensità) che ha causato un’alterazione di alcuni stati fisici, come appunto il battito cardiaco accelerato, il fiato corto, ecc… 

Ma è ancora più interessante un esperimento (molto sessista, ahimè, ma pur sempre significativo) condotto negli anni ‘70: i partecipanti, tutti uomini eterosessuali, dovevano guardare dieci fotografie di donne nude, valutando l’attrattività dei soggetti. Mentre le foto scorrevano, i partecipanti indossavano delle cuffie nelle quali sentivano amplificato il battito del cuore.
Al termine delle diapositive, veniva chiesto loro quale fosse, tra le dieci, la donna più attraente: tutti rispondevano quella della diapositiva durante la quale il battito cardiaco in cuffia aveva aumentato velocità.
Solo che in cuffia questi uomini non sentivano il proprio battito cardiaco, come era stato loro detto, bensì un battito cardiaco registrato, la cui velocità veniva variata a comando, e in modo casuale, da una persona in un’altra stanza.
A quanto pare, persino un’alterazione fittizia di alcuni stati psicofisici può causare un aumento della “passione percepita”.

La presenza di emozioni che alterano gli stati psicofisici e che vengono attribuite in modo erroneo gioca, a quanto pare, un ruolo importante in alcune dinamiche disfunzionali all’interno delle coppie: in caso di persone che litigano molto e molto violentemente, gli effetti fisici della rabbia o della paura (battito cardiaco accelerato, respiro corto, peso sul petto) vengono mischiati o sovrapposti con gli effetti fisici della tensione sessuale o della passione amorosa.
Dunque può accadere che queste persone attribuiscano alla passione e al sentimento il manifestarsi di tutt’altre emozioni, come appunto aggressività, rabbia o paura, finendo così per giustificare o peggio ancora per considerare queste emozioni negative dei “sintomi di vero amore”.

Questo meccanismo è ampiamente sfruttato nelle narrazioni: in molte scene madri di film romantici, i protagonisti litigano violentemente e subito dopo si gettano l’uno nelle braccia dell’altra, baciandosi appassionatamente (di solito, piove anche a dirotto).
Quel che si potrebbe dire, analizzando queste scene con l’occhio della psicologia sociale, è che la rabbia ha generato l’eccitazione e questa ha generato un comportamento di natura sessuale. Non è stato il sentimento fra i due a determinare il bacio appassionato ma, per essere prosaici, il giramento di palle.

Non c’è nulla di male nel fatto che un’emozione negativa, per esempio la rabbia, possa innescare un comportamento passionale: succede anche nelle coppie più equilibrate.
Diverso è non sapere che questo può accadere e dunque costruire relazioni in cui la rabbia o la paura sono l’unico “trigger” della passione, arrivando magari a credere che siccome ci si odia molto e ci si tratta malissimo, allora vuol dire che ci si ama anche molto e con grande passionalità. 

La fonte delle informazioni contenute in questo articolo è questa: https://oyc.yale.edu/psychology/psyc-110/lecture-9  
Sezione 4. Misattribution for the Causes of Arousal [00:43:53]